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Brionvega RR126 in ANTWERP brionvega - it

Brionvega RR126 Alexa – it

BRIONVEGA RR126 CONTROLLATO DA ASSISTENTE VOCALE

BRIONVEGA RR126

Questa pagina è il frutto di una richiesta originale e  coraggiosa pervenutaci da un cliente particolarmente esigente.

Ci è stato chiesto di predisporre un radiofonografo Brionvega RR126 ad essere controllato da comandi vocali con ALEXA.
Abbiamo studiato il problema ed effettuato le modifiche necessarie ed inserito degli attuatori in modo che questo RR126 funzioni con comando vocale.
Come si vede nel video questo apparecchio si accende e si spegne, regola il volume, sceglie i brani con i comandi vocali, in questo caso recepiti da Alexa.
Anche se è stato testato con ALEXA questa versione speciale di RR126 funziona con qualsiasi assistente vocale, sia Siri su Apple HomePod, Google Assistant su Nest mini e naturalmente Amazon Alexa a bordo di Echo Dot!
Ed ovviamente funziona anche con i comandi tradizionali, come fosse un normale Brionvega RR126.

Imcaradio Multigamma IF92 imcaradio - it

Imcaradio Multigamma IF92 – it

IMCARADIO MULTIGAMMA IF92

Imcaradio Multigamma IF92

Regno d'Italia - 1939 Imcaradio Multigamma IF92
Lo stipendio mensile di un operaio è di 250 lire, 1000 lire quello un alto dirigente. La IMCARADIO dell'Ing. Italo Filippa lancia nel mercato la MULTIGAMMA IF92 al modico prezzo di 7500 lire.
Questa prima informazione permette facilmente di immaginare a chi era rivolto l'apparecchio e quanti esemplari sono stati commercializzati.
Se rimanesse ancora qualche dubbio la pubblicità dell'epoca recita testualmente:

Radiofono a 9 valvole di presentazione imponente e di alta qualità musicale.
In Alta Frequenza il caratteristico chassis Multigamma conferisce elevata sensibilità, che trova sviluppo in una Bassa Frequenza realizzata con le valvole più moderne e con circuito brevettato "Fonorilievo", che alimenta due altoparlanti dinamici giganti a "cono leggerissimo".

Tutta la produzione IMCARADIO è orientata al lusso ed alla raffinatezza tecnologica esclusiva, e la Multigamma IF92 ne è una superba espressione.

Le caratteristiche più importanti di questo apparecchio sono la Selezione delle 8 Gamme d'Onda a Tamburo Rotante. Brevetto registrato della Imcaradio. Sistema che sarà utilizzato molti anni dopo da altri costruttori di tutto il mondo sui modelli multigamma più prestigiosi, come Grundig nella sua serie Satellit, Sony, Panasonic ecc.
Scala parlante variabile diversa per ciascuna gamma.

Due stadi finali in Classe A composti ciascuno da una 6V6 che pilota il proprio altoparlante.

Indicatore di Sintonia a lancetta Weston-Imca illuminato.
Orologio di precisione illuminato.
Accensione con chiave estraibile.

All'interno del mobile sono presenti due telai, uno con l'alimentatore e l'altro con la sezione radio e i due amplificatori di Bassa Frequenza.
Il mobile è molto solido, infatti pesa la bellezza di 70 Kg e non si rilevano vibrazioni o risonanze derivanti dai due grandi altoparlanti. E' rivestito con raffinate composizioni legni di alta qualità.

Quando l'apparecchio viene integrato con la moderna tecnologia di trasferimento delle informazioni, via cavo o via Bluetooth il suono è maestoso.
L'ascolto della radio e dei vecchi dischi a 78 giri è un vero tuffo nel passato. Un passato che alcuni di noi rivivono ma che la maggior parte conosce per la prima volta. Ed è un piacevole incontro con le nostre radici.


I brani della scaletta di test sono stati scelti con un criterio insolito. Ho cercato dei pezzi che molto probabilmente sono stati ascoltati con questa radio "quando era ancora giovane". Soltanto l'ultimo brano è moderno ed è stato inserito nella scaletta per evidenziare le qualità acustiche dell'apparecchio.
La qualità di registrazione di tali brani non è eccellente, e talvolta pessima, ma il loro fascino è innegabile. Buon ascolto!

Il primo brano, intitolato "L'orgia" è tratto dalla raccolta "Soirées Musicales". Una serie di arie e canzonette composta nel 1830 a Parigi da Gioacchino Rossini. Si tratta di una serie di graziose trasposizioni di testi poetici adattate alla musica da camera. Rossini riuscì a mantenere la forma poetica, la drammaticità o l'allegria, dosando sapientemente il cromatismo e la ritmica. Piccoli capolavori.

Il secondo brano è il Tango delle Capinere composta da Cesare Alberto Bixio su testi di Bixio Cherubini, portato al successo da Aurelio Cimato, in arte Gabrè. La bellissima registrazione che propongo e quella interpretata da Luciano Tajoli. Questo tango è stato scritto nel 1928. Come tante canzoni dell'epoca voleva nobilitare il lavoro delle tante "capinere" che facevano il mestiere più antico del mondo.

Il terzo brano è tratto dal Rigoletto, di Giuseppe Verdi. E' la famosa aria "La donna è mobile" interpretata dal grandissimo Enrico Caruso. Si tratta di una registrazione dei primi del '900. L'opera, ispirata al dramma "Le roi s'amuse" di Victor Hugo doveva essere rappresenta la prima volta alla Fenice di Venezia con il titolo "La maledizione" (di Vallier).
Ma nel 1850 il Governatore Militare Cavalier de Gorzkowski ne vieta la rappresentazione. Anche il nome del protagonista Triboulet, che poteva far pensare a sofferenze e tribolazioni, venne italianizzato in Rigoletto. Finalmente, dopo diversi adattamenti fu rappresentata nel 1851, e fu un successo trionfale.

Il quarto brano è L'Ottobrata, tratta da Feste romane del 1928, uno dei lavori più importanti di Ottorino Respighi (Bologna 1879 - Roma 1936).
Dopo il 1860 si ebbe una apertura verso la cultura e la musica d'oltralpe. Prima sarebbe stato considerato quasi un tradimento della patria. Il primo grande musicista italiano sensibile a queste nuove tendenze artistiche fu il Respighi, che frequentò gli insegnamenti di Rimsky-Korsakof.
Si riconosce infatti l'influenza del grande maestro russo su opere come "Le fontane di Roma", "I pini di Roma" e "Feste romane".

L'ultimo brano tra quelli che sicuramente questa radio ha già conosciuto è stata la vincitrice del festival di Sanremo del 1958.
Nel blu dipinto di blu cantata da Domenico Modugno. Una canzone importante nella storia della musica italiana, che consacra l'avvento degli "urlatori", tra cui ricordiamo Tony Dallara, Adriano Celentano, Little Tony, Mina, solo per citarne alcuni.
Rappresentò una spinta alla vita per quegli italiani che in quegli anni non ce la facevano ad emergere nonostante il boom economico.

L'ultimo brano permette invece di apprezzare le qualità acustiche della Imcaradio IF92. E' il conosciutissimo Euphoria della cantante svedese Loreen.
Si tratta di un brano molto bello, pluripremiato, che ha venduto milioni di copie. Registrato ed arrangiato molto bene. La voce di Loreen è affascinate e misteriosa. In qualche modo il brano ricorda effettivamente la Svezia.

BLUETOOTH

Ricevitore Bluetooth integrato

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PIATTAFORMA MULTI CONNESSIONE

Ogni radio viene equipaggiata con uno speciale cavo che permette la connessione con qualsiasi sorgente digitale.

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ELABORAZIONI TUBESOUND

- Ricevitore Bluetooth integrato – Questa unità può essere equipaggiata con un ricevitore BLUETOOTH alimentato direttamente dall'apparecchio Questo rende possibile usare l'amplificatore da qualsiasi dispositivo digitale esterno, come IPAD, Smartphone, o sofisticate stazioni multimediali. Potrete ascoltare le vostre Stazioni Web o le vostre musiche preferite senza cavi in giro per la stanza. Su richiesta è possibile anche montare un Ricevitore Wireless.

Connessione Multi-Piattaforma – L'apparecchio viene fornito di un cavo di adattamento che permette di collegarlo a qualsiasi dispositivo digitale come A Iphone, Smartphone, Laptop, CD Player etc. Questo cavo speciale permette di adattare l'impedenza tra l'apparecchio ed i moderni dispositivi. Inoltre i due canali stereofonici vengono fatti confluire in un unico canale monofonico senza incrementare il carico dell'unità sorgente.

Imcaradio Pangamma IF121

LA STORIA

Nel 1932 l'ingegnere Italo Filippa fonda ad Alessandria la IMCA, Industria Meccanica Cartonaggi e Affini, produttrice di scatole di cartone e derivati.

Nel 1935 Filippa, appassionato radioamatore, fonda la IMCA RADIO Spa con l'intento di avviare una produzione di apparecchi di lusso.

L'azienda inoltre si specializza nella costruzione di condensatori variabili e di commutatori di gamma.

L'ing. Filippa brevetta anche una serie di dispositivi che userà nei sui ricevitori, tra cui una sezione RF a tamburo rotante che permette uno spazzolamento estremamente preciso delle frequenze elevando gli apparecchi di sua produzione ad un livello quasi professionale. 

Nel 1936 vengono presentati i modelli IF 65 ed IF 78. (Direi che IF sta per Italo Filippa)

Nel 1937 esce la fortunata serie ESAGAMMA.

Nel 1949 viene presentata la prima serie PANGAMMA. dotata di FM.

L'azienda produrrà anche apparecchiature militari, componenti separati e televisori.

Nel 1960 viene assorbita dalla Radiomarelli che continuò a produrre apparecchi marchiati IMCARADIO, sostiuendo la sigla IF con RID, fino al 1962 quando chiuse definitivamente i battenti.

Imcaradio Pangamma IF121

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Anno di produzione 1939

Gamme d'onda:

Onde lunghe (OL) 275 - 155 KHz
Onde medie (OM1) 1600 - 870 KHz
Onde medie (OM2) 900 - 490 KHz
Onde corte (OC1) 4,57 - 7,1 MHz
Onde corte (OC2) 7 - 11 MHz
Onde corte (OC3) 10,6 - 16 MHz
Onde corte (OC4) 15,15 - 23 MHz
Onde corte (OC5) 21 - 30 MHz

Tensioni di funzionamento (CA): 110; 125; 160; 220 Volt

2 Altoparlanti elettrodinamici a larga banda

Materiali Mobile in legno

Dimensioni (LHP) : 560 x 1010 x 880 mm / 22.1 x 39.8 x 34.6 inch

Peso netto 73,4 kg

9 Valvole:
6D6, 76, 6D6, 6Q7, 75, 6V6, 6V6, 5Z3, 6L7

Imcaradio Multigamma IF92

GIRADISCHI A 78 GIRI

La Imcaradio Multigamma IF92 monta un robusto giradischi LESA a trazione diretta, dotato di Controllo della Velocità di Rotazione e testina elettromagnetica con ago in acciaio.

MECCANISMO DI SINTONIA

I comandi di sintonia sono due.
Il primo è il controllo veloce e si attiva agendo sulla manopola di sintonia situata nel gruppo di quattro manopole in linea.
Il secondo è il controllo micrometrico della sintonia e si effettua agendo sulla grossa manopola orizzontale disposta sotto le altre quattro manopole.
I due controlli sono meccanicamente collegati.

GRUPPO DI ALTA FREQUENZA

Il Gruppo di Alta Frequenza è composto da un tamburo rotante estraibile dallo chassis in quanto privo di collegamenti fissi al resto della radio. Tutti i contatti sono striscianti e di alta precisione.
Ad ogni gamma corrisponde un proprio quadrante, come visibile nelle foto.
L'intera sezione ad Alta Frequenza è costruita con componenti di elevata qualità, come i compensatori ceramici in aria ed i condensatori Ducati.
Il CAV (Controllo Automatico di Volume) è molto efficiente, anche su stazioni molto deboli. Il risultato è una ricezione stabile e priva di fenomeni di fading.

Imcaradio Multigamma IF92

OROLOGIO e INDICATORE DI SINTONIA

L'indicatore di sintonia è costituito da un elegantissimo milliamperometro elettromagnetico

Un pomellino situato nella parte superiore del mobile, sotto il coperchio del giradischi controlla tramite un rinvio il grazioso orologio meccanico.
Da tale pomello si regola la posizione delle lancette e si carica l'orologio.

Imcaradio Multigamma IF92
Imcaradio Multigamma IF92

COMANDI

L'apparecchio si accende ruotando la chiave. Il movimento ricorda quello dell'accensione della Lancia Astura.

A sinistra della chiave si vede l'orologio, al centro la spia dell'accensione, a destra l'indicatore di sintonia.

Sotto. La prima manopola partendo da sinistra è il Controllo di Tono
La seconda è il Controllo di Volume ed ha anche la funzione di Selettore degli Ingressi.
- In posizione normale è selezionato l'ingresso Radio.
- In posizione estratta è selezionato l'Ingresso Giradischi.
La terza manopola è il Controllo Veloce della Sintonia. Questa manopola è collegata meccanicamente alla grande ruota orizzontale posta sotto le altre manopole che controlla la Sintonia Fine.
L'ultima manopola a destra controlla il Commutatore di Gamma a tamburo. Ad ogni cambio di gamma viene visualizzata la scala parlante della banda selezionata.

LATO POSTERIORE

Nel lato posteriore troviamo l'ingresso per giradischi dotati di testina elettromagnetica con ago in acciaio e l'ingresso della tensione di rete.

IL RESTAURO

LA CONSUETA, BELLISSIMA NOTTURNA FINALE
Imcaradio Multigamma IF92
Brionvega Totem RR130 brionvega - it

Brionvega Totem RR130 – it

Brionvega Totem RR130

BRIONVEGA RR130 - TOTEM

Brionvega è certamente la marca italiana di apparecchiature elettroniche che più lasciato il segno nella storia del design mondiale.
Presentiamo in questa pagina una delle apparecchiature più belle della Brionvega, il Totem RR130.
E' stato progettato dagli architetto e designer MARIO BELLINI nel 1970.

Otto volte Compasso d'Oro Bellini annovera tra le realizzazioni più famose il Centro Espositivo e Congressuale di Villa Erba a Cernobbio, il Tokyo Design Centre in Giappone, l’America Headquarters di Natuzzi negli Stati Uniti, la National Gallery of Victoria a Melbourne, gli Headquarters della Deutsche Bank a Francoforte, il Dipartimento delle Arti Islamiche al Louvre di Parigi, il nuovo Centro
Congressi di Milano.

Il Brionvega Totem, assieme ad altre opere di Bellini, è esposto al MOMA di new York. E' visibile in questa pagina del museo.

Quando è chiuso si presenta come un cubo liscio di 51 cm per lato.
Aprendolo si scoprono il giradischi, la console dei comandi e due casse acustiche orientabili o separabili dalla base.
Il giradischi è un bellissimo DUAL 1257 dotato di testina magnetica DUAL DN145E. Il giradischi e la testina verranno analizzati in dettaglio successivamente.
La console dei comandi comprende un amplificatore stereofonico di 22W , un sintonizzatore AM/FM a 4 gamme d'onda ed un Ricevitore per la Filodiffusione.

Il Totem è un progetto successivo al famoso Radiofonografo RR126.  I due apparecchi condividono diversi circuiti, ma nel Totem sono stati implementati diversi miglioramenti ed aggiornamenti.

La qualità acustica è interessante. Lasciando i diffusori nei loro supporti girevoli la distanza tra di loro è sufficiente per garantire un discreto effetto stereofonico, anche se naturalmente i migliori risultati si ottengono estraendo i diffusori dai loro supporti e disponendoli ad una distanza superiore ad 1,5 mt.
La potenza è più che sufficiente per sonorizzare ambienti di medie dimensioni.
Più che la risposta in frequenza, che comunque è abbastanza lineare, la caratteristica più interessante è il tipo di musicalità che l'apparecchio riesce ad esprimere. Il suono infatti è caldo e vellutato, tende ad avvicinarsi al suono valvolare. Questo risultato deriva dal tipo di circuitazione a basso tasso di controreazione ed all'uso di componenti discreti, in totale contrapposizione ai progetti di derivazione nipponica che erano tanto di moda negli anni '70.

Una musicalità con queste caratteristiche, un design geniale, una così forte personalità ne hanno decretato un notevole successo commerciale.

Nei nostri restauri proponiamo una piccola modifica ai diffusori dotandoli di un tweeter più brillante, che associato all'inserimento di un circuito Bluetooth 5.1 o l'inserimento di una logica Wireless permette l'ascolto di musica liquida o di qualsiasi webstation del mondo con un livello di piacevolezza d'ascolto notevolmente appaganti.
L'estetica rimane assolutamente inalterata ma il suono cambia sensibilmente, diventando notevolmente più preciso e privo di disturbi.

Quasi tutti gli apparecchi quando ci arrivano sono macchiati, ingialliti e con gli spigoli danneggiati.
Per questo motivo ci siamo attrezzati per la totale doppia riverniciatura (bianca e antracite) e la serigrafia di tutte le scritte anteriori e posteriori.

Questi incredibili restauri sono fotograficamente documentati in fondo alla pagina nella sezione dedicata.

BRIONVEGA RR130

Brionvega Totem RR130

 

BLUETOOTH

Ricevitore Bluetooth integrato

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CONNESSIONE A DISPOSITIVI DIGITALI

Ogni apparecchio viene dotato di un cavo adattatore per connettere qualsiasi dispositivo digitale.

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ELABORAZIONI TUBESOUND

Ricevitore Bluetooth integrato – Questa unità può essere equipaggiata con un ricevitore BLUETOOTH alimentato direttamente dall'apparecchio Questo rende possibile usare l'amplificatore da qualsiasi dispositivo digitale esterno, come IPAD, Smartphone, o sofisticate stazioni multimediali. Potrete ascoltare le vostre Stazioni Web o le vostre musiche preferite senza cavi in giro per la stanza. Su richiesta è possibile anche montare un Ricevitore Wireless.

Connessione Multi-Piattaforma – L'apparecchio viene fornito di un cavo di adattamento che permette di collegarlo a qualsiasi dispositivo digitale come A Iphone, Smartphone, Laptop, CD Player etc. Questo cavo speciale permette di adattare l'impedenza tra l'apparecchio ed i moderni dispositivi. Inoltre i due canali stereofonici vengono fatti confluire in un unico canale monofonico senza incrementare il carico dell'unità sorgente.

Brionvega

 

Brionvega

 

LA STORIA

Nel 1945, a Milano, Giuseppe Brion e l'ing. Leone Pajetta fondano la B.P.M. (Brion Pajetta Milano), azienda di produzione di componenti elettronici.
Agli inizi degli anni '50 la società si specializza nella produzione di apparecchi radiofonici e diventa Vega B.P Radio.
Agli inizi degli anni '60 si specializza nella produzione dei televisori, e diventa Radio Vega Television.
Nel 1963, l'azienda assume la denominazione definitiva Brionvega.

Da sempre la Brionvega si avvalse di designer di fama mondiale producendo oggetti che oggi sono esposti nei più famosi musei internazionali.
Tra i primi i designer Zanuso e Sapper, 1964, che progettarono il televisore portatile Algol 11 (foto in basso a sx) e la radio TS 502, il "Cubo" (foto in basso a dx) .
Nel 1965 i fratelli Castiglioni (foto in alto a sx) firmano poi il radiofonografo stereofonico RR 126.
Nel 1970 il designer Mario Bellini traccia le forme del sistema stereofonico Totem (foto in alto a dx)
Nel 1992 l'azienda viene ceduta dalla famiglia Brion alla Seleco.
Nel 1997 la Seleco fallisce e Brionvega, come controllata, ne segue le sorti.
Nel 2004 SIM2 Multimedia ha acquisito il ramo d’azienda Brionvega dedicato alla produzione audio.
Nel 2010 SIM2 Multimedia acquista anche il settore tv dello storico marchio italiano.

Brionvega Totem RR130

Brionvega

 

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Anno di produzione: 1970

Gamme d'onda:

Onde lunghe (OL), Medie (OM), Corte (OC), FM

Tensioni di funzionamento (CA): 110; 125; 160; 220 Volt

6 Altoparlanti

Dimensioni (LHP) : 510 x 510 x 510 mm / 20.1 x 20.1 x 20.1 inch (da chiuso)
Peso netto: 34 kg

26 Transistor:

Brionvega Totem RR130

GIRADISCHI

Il giradischi adottato nel TOTEM è il DUAL 1257.
Si tratta di un eccellente semi-automatico equipaggiato con motore DUAL a 16 poli,  con trasmissione a cinghia ed un piatto molto pesante, per una eccellente stabilità di rotazione, infatti Wow e Flutter rimangono entro un esiguo 0.05%.
La trasmissione a cinghia ed il sezionamento di tutti i meccanismi durante il normale funzionamento permettono di raggiungere un rapporto segnale/rumore di 68dB.
Il 1257 è dotato di stroboscopio e di regolazione fine del numero di giri. E' provvisto inoltre di regolazione micrometrica del peso di appoggio della testina e di regolazioni separate dell'Antiskating per testine Coniche o Ellittiche.

La testina magnetica è una DUAL DN145E. Si tratta di una testina con puntina ellittica in diamante costruita dalla ORTOFON.
Viene dichiarata una risposta in frequenza da 10Hz a 28.000Hz con un livello di uscita di 4,0 mV
Le dimensioni dello stilo ellittico sono di 6 x 18 µm.
Il costruttore raccomanda di regolare il peso a 1,5 gr.
La resistenza di carico è di 47 kOhm

Brionvega Totem RR130 Brionvega Totem RR130

CONTROLLI DI VOLUME

Il TOTEM RR130 è dotato di due controlli separati di volume.
- Il primo (LOUDNESS) varia il livello cambiando automaticamente la curva della risposta in frequenza secondo un criterio fisiologico (a basso volume vengono esaltati i Bassi e gli Acuti)
- Il secondo (VOLUME) varia il livello lasciando inalterata la curva della risposta in frequenza
Entrambi i comandi aumentano il livello complessivo di uscita.

Ascolto a BASSO LIVELLO:  ruotare la manopola del VOLUME  al massimo ed agire esclusivamente sulla manopola LOUDNESS per ottenere al livello desiderato.
Ascolto a MEDIO LIVELLO:  ruotare la manopola del VOLUME  a metà ed agire sulla manopola LOUDNESS per ottenere al livello desiderato.
Ascolto a ALTO LIVELLO:  agire su entrambe le manopole VOLUME  e LOUDNESS per ottenere al livello desiderato.

Brionvega Totem RR130

COMANDI

Partendo da sinistra in alto troviamo i due strumenti che indicano rispettivamente:
- il Livello del segnale FM
- la perfetta centratura della stazione
Troviamo poi le manopole del Controllo fisiologico, del Volume, Bilanciamento, Alti, Bassi.
Sotto vediamo la manopola della Sintonia AM che agisce sull'indicatore delle tre scale in basso SW, MW, LW.
A destra ancora si vede la manopola della Sintonia FM che agisce sull'indicatore della scala in alto, FM.

Brionvega Totem RR130

Nella fila inferiore del pannello troviamo una serie di tasti che hanno le seguenti funzioni:
ON/OFF - Accensione/Spegnimento
AFC - Controllo Automatico di frequenza in FM
PHONO - Giradischi
TAPE - Registratore esterno
FD - Filodiffusione
LW - Onde Lunghe
MW - Onde Medie
SW - Onde Corte
FM - Modulazione di Frequenza
Infine troviamo sei tasti numerati da 1 a 6 con i quali è possibile scegliere i canali della filodiffusione.

ALTOPARLANTI

Ciascun diffusore è dotato di tre altoparlanti a cono, un Woofer, un Midrange ed un Tweeter.

Curioso il sistema di connessione elettrica del diffusore all'amplificatore che si ottiene semplicemente infilando il diffusore nell'apposito tubo di sostegno, che è dotato di contatti a slitta.

Il Woofer ed il Mid sono abbastanza adeguati alle caratteristiche dell'amplificatore.
Il Tweeter è un pò setoso, morbido, manca un pò di trasparenza nelle frequenze più elevate.
Questa caratteristica era del tutto irrilevante nella riproduzione radiofonica, utilizzando invece il TOTEM per l'ascolto di musica liquida o da altre fonti digitali preferiamo sostituire il tweeter con uno più moderno e brillante.
Anche la riproduzione dei vinili ne beneficia considerevolmente.
Naturalmente nei nostri restauri la modifica lascia completamente inalterata l'estetica esterna.

Brionvega Totem RR130

LATO POSTERIORE

Presa per registratore Ingresso/Uscita

Ingresso AUX RCA

Uscita per altoparlanti esterni.

Ingressi antenna AM ed FM e presa di terra.

Fusibili di alimentazione e degli altoparlanti.

IL RESTAURO DELL'ELETTRONICA E DEL MOBILE

LA CONSUETA IMMAGINE NOTTURNA FINALE
Brionvega Totem RR130
Radiomarelli 9A55 9a55 - it

Radiomarelli 9A55 – it

Radiomarelli 9A55

Radiomarelli 9A55

La caratteristica che colpisce immediatamente della Radiomarelli 9A55 è la sua inconfondibile personalità estetica.
Questa bellissima linea, con la console di comando inclinata e rivolta verso l'ascoltatore ed il pannello altoparlanti impreziosito la listelli  armoniosamente lavorati è l'evoluzione del modello 8A05.
Questa line a la ritroviamo, con qualche modifica, anche sul modello 9A26  che sostituisce la 8A28, soprannominato "Federale"

1945, la guerra è finita e la Marelli, come molte altre aziende, riprende la sua attività civile. La Radiomarelli presente il modello 9A55 ed è un successo.
La linea è bellissima, il mobile in vero legno, il frontale ricurvo, il pannello di controllo rivolto verso l'ascoltatore. C'è tutto ed è tutto al posto giusto.
I comandi, successivamente analizzati, sono semplici, comodi ed efficaci.
Gli apparecchi della stessa classe di altre marche hanno una linea molto più tradizionale e poco attraente. Le differenze tra uno e l'altro è spesso su modesti particolari, alcuni fregi, la tela degli altoparlanti, la forma leggermente diversa.
La 9A55 è una rivoluzione. Piace molto e non piace del tutto.
E' il destino di tutti gli apparecchi dalla forte personalità.

Lo stadio di Bassa Frequenza è costituito da una 6V6 in classe A. La 6v6 è un tetrodo a fascio molto utilizzato negli amplificatori "Made in USA".
Il tetrodo a fascio fu inventato per aggirare il brevetto pendente sul pentodo. La polarizzazione è leggermente diversa ma la resa sonica è paragonabile, e per qualcuno addirittura migliore, al pentodo EL84. E' una valvola estremamente robusta, grazie anche alle dimensioni fisiche che garantiscono un ottimo smaltimento del calore.
Lo stadio di bassa frequenza è  è provvisto di un circuito di controreazione che ha una triple funzione:
- riduce la distorsione armonica
- regolarizza la linearità  della risposta in frequenza
- consente tre diverse curve di equalizzazione del segnale

Le sezioni di Alta e Media Frequenza seguono uno schema classico e molto semplice, vista con gli occhi di oggi. Viene usata una 6K7 nello stadio amplificatore di media frequenza ed una 6A8 nell'oscillatore/mescolatore di alta frequenza.
La sensibilità non è elevata per cui è necessaria una buona antenna e possibilmente una presa di terra.
In Italia rimangono ben poche stazioni che trasmettono in Onde Medie, per cui l'uso dell'ingresso da Bluetooth è molto consigliato, direi quasi obbligatorio.

Utilizzando l'ingresso Bluetooth il risultato sonoro è piacevolissimo. I bassi sono ben presenti, rinforzati dal robusto mobile. Probabilmente le pareti arrotondate evitano la formazione di onde stazionarie e risonanze, contribuendo in maniera decisiva al buon risultato finale.
L'apparecchio è stato progettato per l'ascolto di stazioni in Modulazione di Ampiezza, che prevedevano una risposta in frequenza del segnale audio al massimo fino a 4500 Hz. Con l'utilizzo del Bluetooth questa limitazione sarebbe stata troppo invalidante, per questo motivo l'altoparlante elettrodinamico originale, è stato sostituito con un eccellente altoparlante magnetodinamico Isophon a larga banda., la cui risposta in frequenza è molto estesa.
Il risultato è che i medi sono molto presenti e gli acuti sono presenti e dolci, leggermente in secondo piano.

Insomma un apparecchio godibile e dalla linea esclusiva che rappresenta purtroppo un'altro pezzo di gloriosa storia italiana che se n'è andata.

Radiomarelli 9A55

BLUETOOTH

Ricevitore Bluetooth integrato

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PIATTAFORMA MULTI CONNESSIONE

Ogni radio viene equipaggiata con uno speciale cavo che permette la connessione con qualsiasi sorgente digitale.

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ELABORAZIONI TUBESOUND

- Ricevitore Bluetooth integrato – Questa unità può essere equipaggiata con un ricevitore BLUETOOTH alimentato direttamente dall'apparecchio Questo rende possibile usare l'amplificatore da qualsiasi dispositivo digitale esterno, come IPAD, Smartphone, o sofisticate stazioni multimediali. Potrete ascoltare le vostre Stazioni Web o le vostre musiche preferite senza cavi in giro per la stanza. Su richiesta è possibile anche montare un Ricevitore Wireless.

Connessione Multi-Piattaforma – L'apparecchio viene fornito di un cavo di adattamento che permette di collegarlo a qualsiasi dispositivo digitale come A Iphone, Smartphone, Laptop, CD Player etc. Questo cavo speciale permette di adattare l'impedenza tra l'apparecchio ed i moderni dispositivi. Inoltre i due canali stereofonici vengono fatti confluire in un unico canale monofonico senza incrementare il carico dell'unità sorgente.

Radiomarelli 9A55
Radiomarelli 9A55

LA STORIA

1930 - Giovanni Agnelli ed Ercole Marelli fondano il marchio Radiomarelli con sede a Milano. Una divisione della Magneti Marelli viene dedicata a tale produzione di apparecchiature radio. Lo slogan commerciale, riportanto anche nel logo, è  - Il meglio in radio -
1931 - Il lunedì sera dal negozio Radiomarelli di Galleria Vittorio Emanuele a Milano, tenuto aperto per l'occasione, venivano trasmessi al pubblico con due radio modello Musagete i concerti tenuti nella sala del Regio Conservatorio di Milano. Si radunava ogni lunedì una folla di persone per godere dell'ascolto.
1932 - Magneti Marelli costituisce la Fivre, Fabbrica Italiana Valvole Radio Elettriche, per la produzione di valvole radio elettriche e di tubi catodici rivolti alla futura televisione.
1936 - Radiomarelli inizia ricerche sperimentali in campo televisivo.
1956 - Negli anni cinquanta l'azienda mi particolare attenzione al design dei suoi prodotti, alcuni progettati in collaborazione con professionisti  esterni, come il televisore Movision rv126, disegnato da Pierluigi Spadolini.
Anni 60 - Decennio di maggior successo dell'azienda, che produce apparecchi radiofonici, televisori ed elettrodomestici.
Anni 70 - Invasione del mercato europeo da parte dei produttori di Giappone e Taiwan, i cui prodotti costano molto meno, grazie anche all'assenza dei costi di progetto (i primi apparecchi venivano copiati). I produttori italiani di componenti iniziano a fallire ed i produttori di apparecchiature sono costretti a rivolgersi ai produttori di componenti asiatici, aumentando ulteriormente il costo dei loro apparecchi. Viene tagliata la progettazione e gli apparecchi prodotti non riescono più ad essere all'avanguardia. Inizia allora la delocalizzazione della produzione ma la crisi appare irreversibile.
1975 - La Radiomarelli venne ceduta dalla Magneti Marelli nel 1975 alla SEIMART elettronica, sostenuta dalla GEPI (Società di Gestione Partecipazioni Industriali) fondata dall'IRI. La SEIMART aveva già rilevato la Magnadyne , la LESA e la Gallo Condor, tutte fallite di li a poco.
1976 - Radiomarelli cessa l'attività produttiva. SEIMART fonda la ELCIT - Elettronica Civile S.r.l. per la produzione di televisori a colori a marchi Magnadyne e Radiomarelli. Ma la produzione Giapponese e Turca è troppo agguerrita.
1991 - ELCIT viene rilevata dalla azienda torinese SANDRETTO, produttrice di presse a iniezione. Nonostante i grossi investimenti per rilanciare e diversificare la produzione quasi tutto il personale viene messo in cassa integrazione. Radiomarelli cessa di esistere.
2018 - L'intera capogruppo MAGNETI MARELLI viene venduta alla giapponese CALSONIC KANSEI. Triste addio ad un'altra delle più importanti e gloriose aziende Italiane.

La foto a sinistra è del 1931 e si vede la folla che si radunava ogni lunedì sera in Galleria Vittorio Emanuele a Milano per ascoltare, dalle vetrine del negozio Radiomarelli, i concerti tenuti nella sala del Regio Conservatorio di Milano e trasmessi al pubblico attraverso radio Musagete Radiomarelli.

Radiomarelli 9A55
Radiomarelli 9A55

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Anno di produzione 1945

Gamme d'onda:

Onde medie (OM1)
Onde medie (OM2)
Onde corte (OC1)
Onde corte (OC2)

Tensioni di funzionamento (CA): 110; 125; 135; 160; 190; 220 Volt

1 Altoparlante a larga banda elettrodinamico

Materiali Mobile in legno

Dimensioni (LHP) :550 x 360 x 330 mm / 21.7 x 14.2 x 13 inch

Peso netto 9,7 kg

5 Valvole:
6A8 6K7 6Q7 6V6 5Y3

Radiomarelli 9A55

CONTROLLO TONI - INTERRUTTORE ACCENSIONE

Il controllo toni è costituito da un equalizzatore a tre posizioni
- Voce - Massima esaltazione dei toni acuti
- Musica - posizione lineare
- Tono basso - Attenuazione dei toni acuti

Personalmente su questo apparecchio consiglio di tenere il commutatore in posizione Voce.
Lo stesso commutatore viene usato per spegnere l'apparecchio, spostando il pomello sulla posizione Spento.

Radiomarelli 9A55
Radiomarelli 9A55
Radiomarelli 9A55

MECCANISMO DI SINTONIA

Il meccanismo di sintonia è molto semplice.
Il perno di azionamento della sintonia agisce direttamente su una volano filettato che funziona anche da puleggia
La stessa corda di rinvio è collegata all'indicatore di sintonia attraverso alcune pulegge.
Il cavo è stato sostituito.

SELEZIONE DI BANDA

Il cambio di gamma è molto comodo, la gamma viene selezionata da un pomello a levetta posto sul lato destro del frontale.
Per escludere l'ingresso del sintonizzatore ed inserire l'ingresso fono bisogna tirare verso di sè il pomello del volume.

Radiomarelli 9A55
Radiomarelli 9A55
Radiomarelli 9A55
Radiomarelli 9A55

COMANDI

Radiomarelli 9A55

I comandi sono molto semplici.
Il commutatore a levetta sulla sinistra della scala parlante controlla l'Accensione dell'apparecchio ed alcune funzioni di Equalizzazione del suono.
Le posizioni sono quattro:
- SPENTO
- VOCE - I toni acuti vengono accentuati
- MUSICA - I toni acuti rimangono lineari
- TONO BASSO - I toni acuti vengono ulteriormente attenuati
Sotto troviamo la manopola di controllo del volume che ha anche la funzione di selezionare l'ingresso del segnale.

Tirando la manopola si seleziona l'Ingresso Fono. Premendola si seleziona l'ingresso Radio.

Andando verso destra si incontra la scala parlante con le quattro bande di ricezione e le rispettive stazioni.
Il commutatore a levetta sulla destra permette di Selezionare la banda di ricezione.
Le posizioni sono quattro:
- MEDIE 2
- MEDIE 1
- CORTE 2
- CORTE 1
Troviamo infine la manopola della sintonia.

Radiomarelli 9A55

LATO POSTERIORE

Nel lato posteriore troviamo l'ingresso per giradischi dotati di testina piezoelettrica e l'ingresso della tensione di rete.

Radiomarelli 9A55

IL RESTAURO

LA CONSUETA, BELLISSIMA NOTTURNA FINALE
Radiomarelli 9A55
GBC Halifax FV-81 GBC - it

GBC Halifax FV-81 – it

GBC STEREO HALIFAX FV-81

GBC HALIFAX FV-81

Il GBC HALIFAX FV-81 è stato progettato, realizzato e commercializzato dalla GBC come il loro modello di punta.
Veniva pubblicizzato come "Impianto stereofonico ad alta fedelta dalle prestazioni eccezionali".
Curiosa anche la definizione del mobile tipo "drop-down", in sostanza un mobile richiudibile. Ed interessante anche la precisazione che il mobile poteva essere appeso alla parete.
A tale scopo abbiamo provveduto a mettere viti posteriori rinforzate.
I due amplificatori sono costituiti ciascuno da un triodo-pentodo ECL86, la massima evoluzione della serie di tubi ECLxx.
Il triodo è usato come preamplificatore ed il pentodo come stadio finale. La potenza dichiarata è di 3 W per canale.
Può sembrare poca, ma non è così. Gli altoparlanti, di produzione italiana, della IREL, sono molto efficienti. Il rinforzo delle casse solidali con il mobile aumentano ulteriormente l'effetto complessivo.
Questo mobile sonorizza efficacemente una stanza di medie dimensioni.
Non è consigliabile l'utilizzo con un subwoofer passivo a causa dell'attenuazione che sarebbe introdotta dal filtro crossover di quest'ultimo.
Questo apparecchio si presta molto bene per l'ascolto di musica Jazz, strumentale, new age, etnico in genere.
Metal e generi musicali che necessitano di una dinamica molto spinta sono un pò troppo ammorbiditi dalle ECL86.

Del giradischi parlerò più avanti.

Questo apparecchio è stato naturalmente dotato di Bluetooth. Il modo migliore e praticamente obbligato di usarlo.
Utilizzando un qualsiasi dispositivo, smarthphone, Ipad ecc. è possibile ascoltare qualsiasi radio del mondo, qualsiasi compilation, trasmissione in podcast, CD e così via.
Il suono naturalmente è quello delle valvole.

GBC Halifax FV-81

BLUETOOTH
Ricevitore Bluetooth integrato

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PIATTAFORMA MULTICONNESSIONE
Ogni radio viene equipaggiata con uno speciale cavo che permette la connessione con qualsiasi sorgente digitale.

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ELABORAZIONI TUBESOUND

- Ricevitore Bluetooth integrato - Questa unità può essere equipaggiata con un ricevitore BLUETOOTH alimentato direttamente dall'apparecchio Questo rende possibile usare l'amplificatore da qualsiasi dispositivo digitale esterno, come IPAD, Smartphone, o sofisticate stazioni multimediali. Potrete ascoltare le vostre Stazioni Web o le vostre musiche preferite senza cavi in giro per la stanza. Su richiesta è possibile anche montare un Ricevitore Wireless.
- Piattaforma Multi Connessione - L'apparecchio viene fornito di un cavo di adattamento che permette di collegarlo a qualsiasi dispositivo digitale come A Iphone, Smartphone, Laptop, CD Player etc. Questo cavo speciale permette di adattare l'impedenza tra l'apparecchio ed i moderni dispositivi. Inoltre i due canali stereofonici vengono fatti confluire in un unico canale monofonico senza incrementare il carico dell'unità sorgente.

 

GBC Stereo Halifax FV-81

Jacopo castelfranchi

LA STORIA

GBC è l'acronimo di Gian Bruto Castelfranchi, che nel 1958 fonda l'azienda allo scopo di commercializzare accessori di strumenti musicali e materiale correlato.
E' però il figlio Jacopo che farà diventare la GBC la più grande azienda di commercializzazione di materiali e prodotti elettronici d'Italia, e non solo.
Jacopo entra nell'azienda del padre nel 1946 iniziando ad espandere il numero di prodotti rappresentati allargandosi al campo dei componenti elettronici, valvole, componenti passivi, e diverse apparecchiature come registratori, giradischi ecc. 

L'azienda si espande e si diversifica e nel 1957 nasce il periodico Selezione di Tecnica Radio TV per la quale viene creata la  J.C.E., Jacopo Castelfranchi Editore. Da non confondere con la rivista Selezione Radio, edita dal 1951.

Nel 1962 la sede principale si sposta a Cinisello Balsamo per questioni di spazio.

Nel 1970 la rivista diventa Sperimentare Selezione di Tecnica Radio TV
Nel 1970 diventa distributore della Sony per l'Italia e e successivamente crea un joint venture con la stessa.
I punti vendita in Italia raggiungono la massima espensione superando i 150 negozi.

La GBC progetta e realizza anche in proprio sistemi audio ad alta fedeltà e televisori.
In questi anni la GBC commercializza anche scatole di montaggio con i marchi "High kit" e "Amtron"
Negli anni successivi diventa anche importatore di Bang&Olufsen, Sinclair e Goldstar.

Nel 1980 la GBC viene venduta.

 

GBC Stereo Halifax FV-81

GBC Stereo Halifax FV-81

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Anno di produzione: 1965

Potenza d'uscita: 3 + 3 W

Giradischi: ELAC 160

Altoparlanti
:
2 mid-woofer ellittici a cono
2 tweeter a cono

Dimensioni
(LAP): ... mm / 27.6 x 17.9 x 10.8 inch

Peso netto
: ... kg / 39 lb 10.4 oz

Valvole
: 2 x ECL86

GIRADISCHI ELAC 160

Il giradischi è un ELAC KST106 semiautomatico con testina piezoelettrica stereofonica.
Il giradischi è abbastanza silenzioso per l'epoca. E' molto facile da usare.
Può riprodurre dischi a 16-33-45-78 giri sia in modalità manuale che automatica. E' dotato inoltre di cambiadischi.
Può posizionarsi inoltre automaticamente su dischi da 30-25-17 pollici di diametro.
La testina ELAC ha due posizioni 33-78 giri, con due diametri differenti della puntina.
La risposta in frequenza è linear su tutta la banda udibile. 
Il complesso giradischi/testina erano veramente ottimi all'epoca.
Tuttavia il peso delle testine piezoelettriche va dai 5 agli 8 grammi. Questo costringeva i costruttori ad applicare antiskating della stessa forza in grammi.
L'insieme, peso/antiskating così elevati alla lunga rovina i dischi in vinile. Per cui io ne sconsiglio l'uso con LP particolarmente preziosi o rari.

GBC Stereo Halifax FV-81

ALTOPARLANTI

Gli altoparlanti sono quattro, due per diffusore.
Il tweeter a cono in cellulosa di 10 cm di diametro è del tipo chiuso posteriormente. Questo tipo di costruzione lo rende completamente indipendente dalle variazioni di pressione generate dal woofer. Questo garantisce una riproduzione limpida e priva di distorsione.
Il filtro a 6 dB/ottava è molto semplicemente costituito da un condensatore di buona qualità.

Il taglio del woofer è invece affidato esclusivamente alle caratteristiche meccaniche dello stesso.
Sopra una certa frequenza, verosimilmente intorno ai 5-6000 Hz, l'attenuazione con cui sono riprodotti gli acuti è tale da costiture un filtro naturale.
Questo modo di fare i filtri, molto comune all'epoca, oltre ad essere molto economico produceva una riproduzione praticamente da monovia, con il grande vantaggio della focalizzazione dell'immagine sonora.

GBC Halifax FV-81
GBC Halifax FV-81

COMANDI

 

Iniziando dal basso troviamo i comandi dei controlli di tono: Bassi ed Acuti
Sopra si trova il controllo di accensione e del volume
Ancora sopra troviamo il controllo del bilanciamento tra i canali destro e sinistro.
Ancora più in alto troviamo l'ingresso per dispositivo esterno, Registratore, Lettore CD ecc.
Sulla stessa linea troviamo le uscite per diffusori esterni.

GBC Halifax FV-81

IL RESTAURO

LA CONSUETA BELLISSIMA NOTTURNA FINALE
GBC Halifax FV-81
Phonola 5553 5553 - it

Phonola 5553

PHONOLA 5553

PHONOLA 5553 - UN PO' DI STORIA

La FIMI S.A. (Fabbrica Italiana Materiali Isolanti) della famiglia Poss viene costituita a Saronno nel 1929

Phonola 5553

Phonola 5553 La produzione di apparecchi radiofonici viene avviata 1931 con il marchio Phonola.
Nel 1940 inizia la collaborazione con il designer Castiglioni. lo stesso che disegnerà in futuro molti fortunati progetti della Brionvega.

Phonola produsse modelli molto famosi e particolari, come il 547,  gli apparecchi della linea Neosinto e Telesinto, la 670M.
Gli apparecchi Phonola furono sempre caratterizzati da uno spettacolare design ed una ricercatezza dei particolari.
Alla fine della guerra, nel 1945, e la società iniziò a costruire conto terzi apparecchi con marchio Grundig, Minerva e Siemens.
Negli anni '50 iniziò la produzione di televisori.
Nel 1969 la Phonola-FIMI venne rilevata dalla Philips.
Negli anni '90 il marchio Phonola fu acquistato dalla Sèleco.
Nel 1997 passò al gruppo Formenti, poi alla società Super//Fluo ed infine alla Selek Technology.

 

Phonola 5553

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Anno di produzione: 1952
Supereterodina IF 470
9 Circuiti AM

Gamme d'onda: Onde Medie (OM), Onde Corte (OC)

Altoparlanti:
1 largabanda

Dimensioni (LAP): 570 x 300 x 230 mm / 22.4 x 11.8 x 9.1 inch
Peso netto: 9,2 kg / 20,28 lbs

6 Valvole: ECH42 EF41 EBC41 EL41 EM4 AZ41

 

 

Una resa sonora sorprendente. Questa è stata la prima impressione che ho avuto al primo ascolto di test di questa Phonola.
Vanno fatte però alcune precisazioni importanti:

1 - Solo utilizzando la sorgente Bluetooth l'ascolto è piacevole. Le Onde Medie in Italia sono in via di abbandono e le emissioni sono di qualità assolutamente molto bassa.
2 - L'ascolto è sorprendente non in assoluto, ma rispetto a quanto mi aspettavo.

Pur avendo un unico altoparlante a larga banda ed uno stadio amplificatore senza controreazione e senza controllo di tono separati il risultato è molto equilibrato. Le note basse sono riprodotte con una discreta regolarità fino a circa 120 Hz grazie al rinforzo acustico generato dal mobile in legno. La risposta nella parte alta della banda udibile è relativamente lineare fino a circa 7 KHz, poi comincia a scendere abbastanza rapidamente ed irregolarmente. La grandissima parte degli strumenti viene riprodotta con discreto realismo.
E' più sorprendente un discreto risultato ottenuto da un apparecchio senza grandi pretese che una perfetta riproduzione (che non esiste) ottenuta da un sistema HI-FI da decine di migliaia di Euro.

Phonola 5553

IL RESTAURO DELL'ELETTRONICA

Il restauro elettronico è stato estremamente impegnativo. Tutte le valvole erano esaurite, perfino quelle di Media Frequenza.
I cavi erano quasi tutti da sostituire, l'isolamento era inesistente ed i conduttori erano completamente ossidati.
Il condensatore variabile era grippato. a causa di ciò i comandi di sintonia erano rotti.
Nessuna lampadina e nessun portalampade andava. Una media frequenza era interrotta, l'altra era strappata.
Non proprio un gioco da ragazzi.

Phonola 5553
Phonola 5553
Phonola 5553
Phonola 5553
LA CONSUETA BELLISSIMA NOTTURNA FINALE
Phonola 5553
Fada 572 italian radios - it

Fada 572 – it

FADA 572

FADA 572 - UN PO' DI STORIA

Di origini italiane, Frank Angelo D'Andrea, il creatore delle Radio FADA, naque nel Bronx, NY nel 1888.
A 16 anni si miese in società con suo fratello, dopo aver imparato radiotecnica lavorando alla Frederick Pierce Co.
Nel 1923, la FADA inizia a produrre radio che riscuotono un notevole successo di pubblico, ma a causa della pessima gestione del personale gran parte di questi partecipa a numerosi scioperi ed i migliori ingegneri dell'azienda se ne vanno.
Nel 1932 la produzione era ormai ridottissima e l'azienda venne venduta ad un gruppo di affaristi di Boston.
Nel 1934 l'azienda fallì.
D'andrea continuò la produzione di apparecchi radio con altro marchio.
Alla SIARE di Piacenza fu concesso di produrre in Italia, su licenza, alcuni degli apparecchi della produzione americana. La produzione venne affidata alla napoletana 'La Precisa', che si occupava di produzioni meccaniche. Tutti i componenti, ad eccezione delle valvole, di alcuni condensatori e delle resistenze, venivano costruiti in fabbrica. La Precisa era in grado di costruirsi tutto.
Oggi molte delle radio prodotte da Fada nel corso degli anni sono molto richieste dai collezionisti di radio grazie al loro bellissimo design ed all'uso di materiali pregiati.

Fada 572

Come tutti gli apparecchi prodotti prima degli anni '50 anche questa Fada 572 non è dotata di FM, quindi sarebbe praticamente inutilizzabile in Italia.
Nelle Onde Corte e nelle Medie la sensibilità non è tale da consentire un ascolto di qualità.
Ma il proprietario voleva poterlo utilizzare quotidianamente, per questo è stato dotato anch'esso di un ricevitore Bluetooth. Modifica totalmente reversibile senza lasciare alcuna traccia ovviamente, ma che rende questo apparecchio completamente fruibile.
Ed il suono che ne esce è anche di ottima qualità, con i dovuti limiti naturalmente, ma è tuttavia inaspettato.
Certamente questo apparecchio non ha mai suonato così.

Il restauro di questo bellissimo e storico pezzo è stato uno dei nostri capolavori.
Le immagini visibili sopra sono il risultato di settimane e settimane di lavoro di più persone.
L'apparecchio era in condizioni veramente pietose, il mobile era completamente marcio e distrutto dai tarli. L'impiallacciatura era distrutta o mancante. Le parti metalliche rotte o mancanti. La parte elettronica completamente da rifare, ed infine l'altoparlante totalmente bloccato.
Ma l'apparecchio meritava tutte le nostre cure.
Allora, dopo aver visionato le caratteristiche principali, cominciamo la storia dall'inizio.

Fada 572

 

Fada 572

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

 

Anno di produzione: 1955
Supereterodina IF 470
8 Circuiti AM

Gamme d'onda: Onde Medie (OM), Onde Lunghe (OL), Onde Corte (OC)

Altoparlanti:
1 largabanda

Dimensioni (LAP): 420 x 530 x 370 mm / 16.5 x 20.9 x 14.6 inch
Peso netto: 13 kg / 28,66 lbs

5 Valvole: 6A7 6D6 75 42A 83-V

Fada 572

IL MOBILE PRIMA DEL RESTAURO

Come ho scritto poc'anzi il mobile aveva sofferto molto. Era stato certamente tenuto in ambienti umidi e poco ventilati per molti anni.
L'impiallacciatura era staccata o mancante.
Lo zoccolo ricurvo alla base della radio era andato perso. Questo zoccolo è molto importante, buona parte della bellezza di questo apparecchio è dato proprio dalla curvatura e sinuosità di questo zoccolo.
L'intero mobile era marcio o distrutto dai tarli del legno.
La prima sensazione, appena visto da vicino le condizioni reali del mobile è stata: Ecco un lavoro che ci metterà a dura prova!

IL RESTAURO DEL MOBILE

La prima parte del restauro, il distacco dell'impiallacciatura, è stato eseguito con la massima rapidità possibile. Incombeva il pericolo che i tarli potessero passare ai legni stoccati nella falegnameria.
Una buona cura di antitarlo e un riposo di più di tre settimane chiuso in un sacco ha definitivamente escluso qualsiasi pericolo.
Le gallerie scavate dai tarli sono state successivamente riempite, per ricreare la solidità e compattezza delle pareti.
Tutti i rinforzi interni ed i listelli invece sono stati rifatti. Questo ha permesso di riavere la solidità strutturale originaria.
Lo zoccolo è stato rifatto di sana pianta, partendo da una ricostruzione delle misure dedotte da alcune foto.
Il lavoro di impiallacciatura è stato molto delicato, da quello dipendeva l'aspetto finale dell'apparecchio. Il disegno del legno è stato scelto con cura rispettando quello dell'impiallacciatura originale.
Ed infine il risultato finale, prima della ceratura eseguita a mano.

IL RESTAURO DELL'ELETTRONICA

Anche il restauro elettronico è stato estremamente impegnativo. Tutte le valvole erano esaurite, perfino quelle di Media Frequenza.
I cavi erano quasi tutti da sostituire, l'isolamento era inesistente ed i conduttori erano completamente ossidati.
Il condensatore variabile era grippato. a causa di ciò i comandi di sintonia erano rotti.
Nessuna lampadina e nessun portalampade andava. Una media frequenza era interrotta, l'altra era strappata.
Non proprio un gioco da ragazzi.

INDICATORE DI GAMMA

A fianco della scala di ciascuna banda (Onde Lunghe, Medie, Corte) è stampato il nome della banda stessa.
Tale scritta di illumina quando ciascuna banda stessa viene selezionata.
L'effetto è molto bello. Le lampadine sono inserite in scomparti separati per cui la demarcazione tra la banda illuminata e quelle spente è netta.

LA CONSUETA BELLISSIMA NOTTURNA FINALE
Fada 572
Imcaradio Pangamma IF121 imcaradio - it

Imcaradio Pangamma IF121 – it

Imcaradio Pangamma IF121

Imcaradio Pangamma IF121

La Imcaradio Pangamma IF121 fu il primo ricevitore italiano dotato di FM.
Per molti anni l’FM rimarrà un privilegio di pochi, l'elevato costo degli apparecchi e l'unico programma radiofonico disponibile solo nelle principali città italiane ne limitarono la diffusione.
Quasi tutte le Case all’inizio optarono per adattatori da inserire in apparecchi AM o in mobiletti esterni da collegare alla presa fono. I pochi apparecchi completi AM/FM erano spesso doppi, ossia con sezione AM e FM separate fino allo stadio di BF. Ne risultano così delle radio molto complesse con parecchie valvole. La Pangamma ne monta 13 il Giubileo della Watt anche, il Philips BI700 arriva a 14.

Il modello fu progettato anche prevedendo l'esportazione all'estero, infatti la banda di ricezione in FM va da 88 a 108 MHz.
La Pangamma IF121 è il modello più prestigioso di questo produttore che aveva scelto di costruire solo modelli di alta qualità.
Lo stadio finale, per la verità, non è potentissimo, eroga quasi 4 W, ma lavora in classe A ed è supportato da un mobile grande e da un altoparlante efficiente, per cui il risultato sonoro è più che soddisfacente.

Per la rivelazione è stato usato un circuito a discriminatore con doppio diodo e stadio limitatore.

All'interno del mobile sono presenti due telai, uno con l'alimentatore e l'amplificatore di Bassa Frequenza e l'altro con la sezione radio vera e propria.
Questo perchè il telaio della sezione radio era utilizzato anche nei modelli IF142 ed IF194, mentre il telaio della Bassa Frequenza cambiava.

Il mobile è molto solido e non si rilevano vibrazioni o risonanze derivanti dall'altoparlante. E' rivestito con legno di alta qualità e di disegno scelto con cura.
Le dimensioni ed il peso sono "importanti".

La scala parlante è bellissima. Il fondo è a specchio. La numerosità delle bande e delle relative indicazioni grafiche la rendono attraente ed apparentemente complessa.
Ma questa è la sua bellezza.

Imcaradio Pangamma IF121

BLUETOOTH

Ricevitore Bluetooth integrato

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PIATTAFORMA MULTI CONNESSIONE

Ogni radio viene equipaggiata con uno speciale cavo che permette la connessione con qualsiasi sorgente digitale.

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ELABORAZIONI TUBESOUND

- Ricevitore Bluetooth integrato – Questa unità può essere equipaggiata con un ricevitore BLUETOOTH alimentato direttamente dall'apparecchio Questo rende possibile usare l'amplificatore da qualsiasi dispositivo digitale esterno, come IPAD, Smartphone, o sofisticate stazioni multimediali. Potrete ascoltare le vostre Stazioni Web o le vostre musiche preferite senza cavi in giro per la stanza. Su richiesta è possibile anche montare un Ricevitore Wireless.

Connessione Multi-Piattaforma – L'apparecchio viene fornito di un cavo di adattamento che permette di collegarlo a qualsiasi dispositivo digitale come A Iphone, Smartphone, Laptop, CD Player etc. Questo cavo speciale permette di adattare l'impedenza tra l'apparecchio ed i moderni dispositivi. Inoltre i due canali stereofonici vengono fatti confluire in un unico canale monofonico senza incrementare il carico dell'unità sorgente.

Imcaradio Pangamma IF121

LA STORIA

Nel 1932 l'ingegnere Italo Filippa fonda ad Alessandria la IMCA, Industria Meccanica Cartonaggi e Affini, produttrice di scatole di cartone e derivati.

Nel 1935 Filippa, appassionato radioamatore, fonda la IMCA RADIO Spa con l'intento di avviare una produzione di apparecchi di lusso.

L'azienda inoltre si specializza nella costruzione di condensatori variabili e di commutatori di gamma.

L'ing. Filippa brevetta anche una serie di dispositivi che userà nei sui ricevitori, tra cui una sezione RF a tamburo rotante che permette uno spazzolamento estremamente preciso delle frequenze elevando gli apparecchi di sua produzione ad un livello quasi professionale. 

Nel 1936 vengono presentati i modelli IF 65 ed IF 78. (Direi che IF sta per Italo Filippa)

Nel 1937 esce la fortunata serie ESAGAMMA.

Nel 1949 viene presentata la prima serie PANGAMMA. dotata di FM.

L'azienda produrrà anche apparecchiature militari, componenti separati e televisori.

Nel 1960 viene assorbita dalla Radiomarelli che continuò a produrre apparecchi marchiati IMCARADIO, sostiuendo la sigla IF con RID, fino al 1962 quando chiuse definitivamente i battenti.

Imcaradio Pangamma IF121

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Anno di produzione 1949

Gamme d'onda:

Onde medie (OM)
Onde corte (OC1)
Onde corte (OC2)
FM

Tensioni di funzionamento (CA): 110; 125; 160; 220 Volt

1 Altoparlante a larga banda

Materiali Mobile in legno

Dimensioni (LHP) : 700 x 375 x 320 mm / 27.6 x 14.8 x 12.6 inch

Peso netto 10,5 kg

13 Valvole:
6BE6 2x6BA6 6AT6 EM4 6J6 3x6AU6 6AL5 6AQ5 2x6X4

Imcaradio Pangamma IF121

MECCANISMO DI SINTONIA

I meccanismi di sintonia sono due, separati.
- Il primo permette di variare la sintonia delle bande AM, cioè le Onde Medie, Corte e Cortissime.
- Il secondo permette di variare la sintonia della banda FM.
I perni di comando della Sintonia sono coassiali e sono controllati da manopole sul frontale anch'esse coassiali.
Anche gli aghi indicatori sono due, separati, di diversa lunghezza e colorazione.

INDICATORE DI GAMMA

L'Indicatore di Gamma è composta da una serie di lampadine inserite ciascuna all'interno di un condotto luminoso che indicano la Banda che si ha selezionato.
Tutto il frontale evidenzia la ricchezza di particolari e la cura del progetto.

INDICATORE DI SINTONIA

L'occhio magico è costituito da una EM4 posta nel contro della scala rotonda.
Il risultato è molto elegante.

Imcaradio Pangamma IF121
Imcaradio Pangamma IF121

COMANDI

I comandi sono molto semplici.
Delle due manopole coassiali a sinistra la più grande controlla l'accensione e di controllo d tono.
La più piccola controlla il Volume.
La manopola al centro controlla il commutatore di gamma a tamburo.
Delle due manopole coassiali a destra la più grande controlla la Sintonia FM, la più piccola controlla la Sintonia AM,

LATO POSTERIORE

Nel lato posteriore troviamo l'ingresso per giradischi dotati di testina piezoelettrica e l'ingresso della tensione di rete.

IL RESTAURO

LA CONSUETA, BELLISSIMA NOTTURNA FINALE
Imcaradio Pangamma IF121
Brionvega RR126 in ANTWERP brionvega - it

Brionvega RR126 – it

BRIONVEGA RR126

BRIONVEGA RR126

Brionvega è certamente la marca italiana di apparecchiature elettroniche che più lasciato il segno nella storia del design mondiale.
Il Capolavoro della Brionvega, il Radiofonografo Stereofonico Brionvega RR126.
E' stato progettato dagli architetti Pier Giacomo e Achille Castiglioni nel 1965

L’RR 126 era stato progettato come "apparecchio stereofonico ad alta fedeltà". Quando apparve sul mercato fu accolto con un grande successo di vendite. Era disponibile nei colori bianco, aragosta e legno. Quello di colore bianco fu quello più richiesto.
Si trattava di una vera rivoluzione nel design degli apparecchi domestici per l'ascolto della musica.
Grazie alla sua struttura componibile che permette disporre i diffusori acustici sopra il corpo centrale, in modo di formare un  cubo, o a fianco del corpo centrale, formando un parallelepipedo.

Tecnicamente il circuito è classico tranne per quanto riguarda il decoder stereo, che è preamplificato a parte.
Il suono con gli altoparlanti biconici originali è un po carente nella parte alta e bassa della gamma, ed un po inscatolato.
Per questo motivo proponiamo sempre nei nostri restauri una modifica interna ai diffusori introducendo una mascherina che inclina gli altoparlanti verso il centro, per focalizzare meglio l'ascolto, e la radicale sostituzione degli altoparlanti originali con moderni a 3 vie studiati per funzionare in una cassa armonica di limitate dimensioni.
L'estetica rimane assolutamente inalterata ma il suono cambia radicalmente, ampliandosi, aprendosi e diventando notevolmente più preciso.

Quasi tutti i modelli color bianco ed aragosta quando ci arrivano sono macchiati, ingialliti e con gli spigoli danneggiati.
Per questo motivo ci siamo attrezzati per la totale doppia riverniciatura (bianca e testa di moro) e la serigrafia di tutte le scritte anteriori e posteriori.

Questi incredibili restauri sono fotograficamente documentati in fondo alla pagina nella sezione dedicata.

Un'ultima notizia, l'RR 126 appartenuto a David Bowie è stata battuto all'asta a Londra per 324.000 sterline.

BRIONVEGA RR126

Brionvega

Brionvega

 

BLUETOOTH

Ricevitore Bluetooth integrato

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CONNESSIONE A DISPOSITIVI DIGITALI
Ogni apparecchio viene dotato di un cavo adattatore per connettere qualsiasi dispositivo digitale.

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ALTOPARLANTI MAGGIORATI

I modesti altoparlanti bicono originali possono essere sostituiti.

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ELABORAZIONI TUBESOUND

- Altoparlanti maggiorati - I modesti altoparlanti bicono originali possono essere sostituiti, con opportune modifiche, da brillanti altoparlanti a 2/3 vie con un miglioramento decisivo delle prestazioni sonore dell'apparecchio. La modifica è completamente invisibile.

Ricevitore Bluetooth integrato – Questa unità può essere equipaggiata con un ricevitore BLUETOOTH alimentato direttamente dall'apparecchio Questo rende possibile usare l'amplificatore da qualsiasi dispositivo digitale esterno, come IPAD, Smartphone, o sofisticate stazioni multimediali. Potrete ascoltare le vostre Stazioni Web o le vostre musiche preferite senza cavi in giro per la stanza. Su richiesta è possibile anche montare un Ricevitore Wireless.

Connessione Multi-Piattaforma – L'apparecchio viene fornito di un cavo di adattamento che permette di collegarlo a qualsiasi dispositivo digitale come A Iphone, Smartphone, Laptop, CD Player etc. Questo cavo speciale permette di adattare l'impedenza tra l'apparecchio ed i moderni dispositivi. Inoltre i due canali stereofonici vengono fatti confluire in un unico canale monofonico senza incrementare il carico dell'unità sorgente.

Brionvega

 

Brionvega

 

LA STORIA

Nel 1945, a Milano, Giuseppe Brion e l'ing. Leone Pajetta fondano la B.P.M. (Brion Pajetta Milano), azienda di produzione di componenti elettronici.
Agli inizi degli anni '50 la società si specializza nella produzione di apparecchi radiofonici e diventa Vega B.P Radio.
Agli inizi degli anni '60 si specializza nella produzione dei televisori, e diventa Radio Vega Television.
Nel 1963, l'azienda assume la denominazione definitiva Brionvega.

Da sempre la Brionvega si avvalse di designer di fama mondiale producendo oggetti che oggi sono esposti nei più famosi musei internazionali.
Tra i primi i designer Zanuso e Sapper, 1964, che progettarono il televisore portatile Algol 11 (foto in basso a sx) e la radio TS 502, il "Cubo" (foto in basso a dx) .
Nel 1965 i fratelli Castiglioni (foto in alto a sx) firmano poi il radiofonografo stereofonico RR 126.
Nel 1970 il designer Mario Bellini traccia le forme del sistema stereofonico Totem (foto in alto a dx)
Nel 1992 l'azienda viene ceduta dalla famiglia Brion alla Seleco.
Nel 1997 la Seleco fallisce e Brionvega, come controllata, ne segue le sorti.
Nel 2004 SIM2 Multimedia ha acquisito il ramo d’azienda Brionvega dedicato alla produzione audio.
Nel 2010 SIM2 Multimedia anche il settore tv dello storico marchio italiano.

Brionvega

 

Brionvega

 

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Anno di produzione: 1965

Gamme d'onda:

Onde lunghe (OL), Medie (OM), FM

Tensioni di funzionamento (CA): 110; 125; 160; 220 Volt

2 Altoparlanti

Dimensioni (LHP) : 750 x 1210 x 365 mm
Peso netto: 32 kg

27 Transistor: BC109 BC109 AF121 AF125 AF121 AF116 AF116 AF116 AF121 BC114 AF126 AF126 AF126 AF126 BC119 BC154 AC127 AC132 AD149 AD149

Brionvega RR126

SCALE E CONTROLLI SINTONIA SEPARATI TRA AM E FM

L'apparecchio è dotato di meccanismi di sintonia separati per le bande AM e per quella FM.
Anche le scale sono due, separate e simmetriche, per un grande effetto visivo.
Gran parte della personalità di questo apparecchio deriva da questa scelta di design.

COMANDI

Partendo da sinistra in alto troviamo la scala delle bande AM e la relativa manopola di sintonia, l'indicatore della potenza della portante, l'indicatore della stazione Stereo (verde) e quello di accensione (rosso) ed infine a destra si trova la scala della banda FM e la relativa manopola di sintonia.
Sotto troviamo i pulsanti di Onde Lunghe, Onde Medie, FM, Mono/Stereo, Giradischi Mono, Giradischi Stereo (microsolco), Controllo Automatico di Frequenza, Registratore.
Sotto ancora troviamo le manopole di Accensione/Bassi, Acuti, Bilanciamento, Volume, Livello di ingresso.

Brionvega RR126
Brionvega RR126

ALTOPARLANTI

Gli altoparlanti sono due, uno per diffusore.
La riproduzione degli acuti e dei bassi naturalmente non è molto lineare.
Per questo proponiamo nei nostri restauri una modifica che lasciando completamente inalterata l'estetica esterna ne trasforma completamente le caratteristiche sonore.

LATO POSTERIORE

Presa per registratore Ingresso/Uscita

Ingresso AUX RCA

Uscita per altoparlanti esterni.

Ingressi antenna AM ed FM e presa di terra.

Brionvega RR126

IL RESTAURO DELL'ELETTRONICA

LA CONSUETA IMMAGINE NOTTURNA FINALE
Brionvega RR126
Geloso G185 g185 - it

Geloso G185 – it

Geloso G185

GELOSO G185

Insolito vedere nelle mie pagine un apparecchio che non sia di fabbricazione tedesca. Infatti ho restaurato questa italianissima Geloso solo su richiesta di una mio carissimo amico. Avendone aggiustate tante negli anni della mia gioventù ricordavo bene come erano fatte, anche se avevo in parte un po obliato quei ricordi.
L'apparecchio mi venne spedito direttamente dal venditore, era stato acquistato su ebay.it. Non ho letto il testo dell'annuncio ma so che fu pagata una discreta cifra, che si avvicinava al prezzo di un apparecchio tedesco restaurato. Quindi mi aspettavo una macchina restaurata e funzionante.
Quando la aprii vidi che il mobile era un ottime condizioni, la scala un po meno, ma era intatta e dopo le verifiche di rito decisi di provarla.

Un vero dolore. La povera Geloso "gracchiava", il parlato era totalmente distorto e il suono sembrava fosse ascoltato attraverso la cornetta del telefono.
Non mi proccupai; immaginavo che dopo un buon restauro ed una accordatura sarebbe tornata agli antichi Italici fasti.

Non fu affatto così purtroppo. Il sostanzioso restauro è documentato nella parte finale della pagina ma il risultato fu di molto inferiore alle attese.
L'altoparlante ha una banda passante molto ridotta, sia in alto che in basso. La finale non è molto potente. Il controllo di volume "solidale" con quello di tono (aumentando uno aumenta anche l'altro) fa si che la risposta sia diversa in ciascuna posizione della manopola del volume. Lo scopo era quello di ottenere un controllo fisiologico del volume, il risultato è un suono irreale e sempre diverso.
La più piccola delle Loewe Opta suona decisamente meglio.
Il movimento delle parti meccaniche della sintonia è poco morbido essendo priva di qualsiasi volano. La lunga lancetta oscilla ad ogni vibrazione.

La sintonia FM è rumorosa e ho appreso dal mio amico che probabilmente il gruppo FM non è nemmeno originale.
Non ho molta documentazione a riguardo essendo specializzato in apparecchi tedeschi.

Si tratta comunque dell'apparecchio più economico dotato di FM prodotto dalla Geloso e sono certo che gli apparecchi di classe superiore possono ben competere con gli apparecchi, almeno di classe media, prodotti da Grundig, Nordmende ecc.

Geloso G185

BLUETOOTH

Ricevitore Bluetooth integrato

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PIATTAFORMA MULTI CONNESSIONE

Ogni radio viene equipaggiata con uno speciale cavo che permette la connessione con qualsiasi sorgente digitale.

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ELABORAZIONI TUBESOUND

- Ricevitore Bluetooth integrato – Questa unità può essere equipaggiata con un ricevitore BLUETOOTH alimentato direttamente dall'apparecchio Questo rende possibile usare l'amplificatore da qualsiasi dispositivo digitale esterno, come IPAD, Smartphone, o sofisticate stazioni multimediali. Potrete ascoltare le vostre Stazioni Web o le vostre musiche preferite senza cavi in giro per la stanza. Su richiesta è possibile anche montare un Ricevitore Wireless.

Connessione Multi-Piattaforma – L'apparecchio viene fornito di un cavo di adattamento che permette di collegarlo a qualsiasi dispositivo digitale come A Iphone, Smartphone, Laptop, CD Player etc. Questo cavo speciale permette di adattare l'impedenza tra l'apparecchio ed i moderni dispositivi. Inoltre i due canali stereofonici vengono fatti confluire in un unico canale monofonico senza incrementare il carico dell'unità sorgente.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Anno di produzione 1955

Gamme d'onda:
AM
Onde medie (OM)
Onde corte (OC1)
Onde corte (OC2)
FM
UKW

Tensioni di funzionamento (CA): 110; 125; 160; 220 Volt

1 Altoparlante a larga banda

Materiali Mobile in legno

Dimensioni (LHP) : 555 x 315 x 230 mm

Peso netto 6,5 kg

7 Valvole:
ECC84, ECF80, UCH81, UF85, UABC80, UL41, UY41, DM70

Geloso G185

INDICATORE DI SINTONIA

L'occhio magico, la DM70, è la cosa che più mi ha colpito dell'apparecchio. Molto bello, molto particolare, diverso dal solito.

Geloso G185
Geloso G185

COMANDI

Caratteristico il frontale, tipico degli apparecchi italiani dell'epoca.

Naturlmente la lancetta di sintonia è unica per cui non è possibile alcuna memorizzazione.

Essendo molto lungo l'ago indicatore vibra durante il movimento e non è facile farlo rimanere dritto.

Le manopole sono ravvicinate e poco pratiche, oltretutto in questo apparecchio le manopole sono anche diverse tra di loro.

LATO POSTERIORE

La vista posteriore lascia immediatamente apire le origini umili dell'apparecchio. L'unico altoparlante non ci prova nemmeno a riprodurre gli acuti o i bassi. Peraltro è pilotato da una tranquilla UL41 che non lo metter certamente a dura prova.

Le valvole sono di tipo U, ad alimentazione dei filamenti in serie, per risparmiare sul trasformatore di alimentazione.

Geloso G185

IL RESTAURO

LA CONSUETA, BELLISSIMA NOTTURNA FINALE
Geloso G185